Il 25 giugno abbiamo presentato la collezione di libri realizzati dall’artista Hassan Echair per M.E.M.O.RI. Un incontro con Claudio Tosi della Federazione Italiana CEMEA e i partner di Tunisi, l’Association des Amis du Belvédère, per condividere buone pratiche di pedagogia attiva attraverso l’editoria artigianale, l’arte e il design.
Hassan Echair è l’autore della collezione di 5 libri d’arte realizzati per il Museo M.E.M.O.RI. Una produzione nata dall’incontro con l’artista nella medina di Tétouan, durante il processo di co-progettazione con la comunità locale, che ci ha condotti nell’atelier del maestro alla scoperta di racconti dal Mediterraneo che prendono vita dalle sue mani.
L’artista vive e lavora a Tétouan. Insegna all’Accademia di Belle Arti, ha studiato ad Angers, Francia, ed è membro del Collectif 212, composto da artisti marocchini contemporanei. Lavora con materiali di uso comune, come legno, paletti, corde e pietre che vengono trasformati in poesia materica. I suoi progetti raccontano le contaminazioni fra arte africana ed europea e prendono forma dai materiali locali riutilizzati.
Emna Charfi è la presidente dell’Association des Amis du Belvedere di Tunisi, nonché designer e responsabile di progetti di formazione e comunicazione che utilizzano l’arte per aumentare la consapevolezza sulla sostenibilità ambientale. Aida Bel Hadj Slimane è docente universitaria di Metodologie del Design a Tunisi e collabora con l’associazione di Emna per sostenere la causa del parco del Belvédère, il polmone verde della città dove l’organizzazione ha una sede per ospitare residenze, summer school, volontari e progetti internazionali. Due designer attiviste che hanno collaborato al progetto M.E.M.O.RI. coinvolgendo un gruppo di giovani nelle esplorazioni mediate dalla M.E.M.O.RI. BOX, un percorso didattico con artisti e artigiani locali per immaginare un nuovo racconto sulla città condensato nelle Boites a Poster, installazioni realizzate appositamente per M.E.M.O.RI. con oggetti e materiali di scarto dai partecipanti.
Per l’occasione è stata messa a punto una nuova installazione interattiva, la Macchina Didattica, una macchina trefolatrice scoperta durante il viaggio a Tetouan e ri-progettata, o meglio ri-fiutata in chiave M.E.M.O.RI. per lasciare il segno di questi incontri a tutti i visitatori che decideranno di azionarla per co-progettare un souvenir esperienziale.